Comincia nel 1971 la storia , della azienda agricola Teresa Raiz nel Nordest in Friuli grande terra da vini bianchi, per intenderci, sulla rotta fra la splendida Venezia e le solenni Dolomiti : terminati gli studi in enologia a Conegliano Veneto decisi di dare finalmente libero sfogo a quella passione che mi entusiasmava da anni, il mestiere di produrre vini di qualità, credendo in una nobile professione quale è appunto il pensare e fare vino ed avere la possibilità di partecipare ad una sfida affascinante che ogni anno si rinnova a vendemmie ultimate.
Ho ripreso,anche per gratitudine, l'antica tradizione della nonna materna Teresa Raiz che è stata indiretta ispiratrice nel trasmettermi questa passione al punto che l'azienda ne porta il nome.Come succede spesso gli inizi non furono facili perché passione deve per forza fare il paio con esperienza .L'impianto dei primi vigneti,quattro ettari di cui due votati al Refosco e due a Pinot grigio, avvenne nel 1972 sui terreni di Marsure di Povoletto,accanto all'area pedemontana orientale friulana ,non distante da Udine. Usai un metodo di allevamento (guyot ) piuttosto fitto che avevo visto in Francia in un viaggio con un mio caro amico,Titta Bidoli che voglio ricordare come un palato raffinato e secondo ispiratore in questa mia amata professione.
Pensavo già da allora che un sesto di impianto fitto con cinquemila ceppi per ettaro avrebbe dato una materia prima ,l'uva, di qualità superiore a quella che si otteneva da vigneti che , ai tempi , secondo la tradizione friulana avevano circa mille settecento viti per ettaro.Grazie ad un abile vivaista francese ho proseguito negli impianti curando molto l'utilizzo di cloni adeguati al clima del posto, privilegiando il Pinot grigio, un vino che amo molto , piantando anche Chardonnay , Sauvignon e Refosco. Oggi a Marsure ci sono tredici ettari a vigneto in zona DOC Grave del Friuli con il caratteristico terreno sassoso .A questi si aggiungono due ettari e mezzo situati a Campeglio e cinque a Montina in zona DOC dei Colli orientali del Friuli.
La tecnologia in cantina ha avuto negli anni progressi importanti.Mi riferisco,tra l'altro,alla produzione di vini bianchi : le prime vinificazioni ,a metà degli Anni Settanta,usai la tecnica della iperossigenazione per passare nel 1985 ad una tecnica di riduzione parziale fino ad arrivare nei primi anni del nuovo secolo ad una riduzione spinta . che aprì la porta a risultati aromatici e durata dei vini a dir poco entusiasmanti .Non meno importante è stato l'aggiornamento tecnologico della cantina, avvenuto in anni recenti,2004 e 2005, che ha segnato dotazioni importanti con un gruppo frigorifero che consente di abbassare istantaneamente la temperatura dell'uva introdotta in cantina e di controllare in modo estremamente preciso la temperatura dei mosti. La realizzazione di serbatoi ,da noi progettati, per la macerazione dei bianchi Sauvignon e Ribolla pur macerando adeguatamente ci consentono di salvaguardare l'integrità della buccia, fattore determinante per la qualità del futuro vino.
Considero il Pinot grigio una importante espressione della mia terra al punto che rappresenta il 70% della produzione aziendale. Non dimentico gli aromi del Sauvignon blanc che in Friuli si esprime in modo importante ed un rosso che ha già raggiunto ottimi risultati , il Decano rosso che ha avuto inizio con un classico uvaggio Cabernet franc,Cabernet sauvignon e Merlot per modificarsi negli anni dal 2002 al 2004 , riducendo al minimo (2-3 per cento) il Franc e puntando soprattutto sul Merlot che a mio avviso assieme al Refosco è il rosso più importante del nostro Friuli. Nel 2005 l'Azienda Agricola Teresa Raiz compie trentacinque anni e si è data una definizione societaria che coinvolge l'intera famiglia : mia moglie Paola ed i miei due i figli Alessandro,e Riccardo ed è proprio in virtù del loro prezioso contributo che considero il futuro ancora più stimolante di quanto sia stato fino ad ora.
I nostri vini sono apprezzati e distribuiti in Belgio, Inghilterra, Italia, Filippine, Giappone, Germania, Stati Uniti, Svizzera ed è questo il premio migliore per il nostro appassionato impegno.